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IL PODERE MILLEPIOPPI

L’area Millepioppi si estende all’interno del Parco Fluviale Regionale dello Stirone e del Piacenziano, in località San Nicomede, una frazione di Scipione nel Comune di Salsomaggiore Terme, provincia di Parma.

Il podere, sequestrato alle mafie e trasferito al Comune di Salsomaggiore Terme nel 2002 e successivamente concesso al Parco Fluviale Regionale dello Stirone e del Piacenziano, con l’obiettivo di destinare l’area ad attività didattiche e culturali, alla riabilitazione della fauna selvatica, nonché alla sede dell’ente, che fino a quel momento vedeva i suoi uffici suddivisi tra Salsomaggiore Terme e Scipione Ponte.

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IL NUOVO MUSEO DEL MARE FOSSILE E DELLE ENERGIE è stato realizzato all’interno dell’area del Podere Millepioppi, con l’obiettivo di creare una “porta d’accesso” al paesaggio culturale e naturale del Parco Fluviale Regionale dello Stirone e del Piacenziano.

Il nuovo spazio museale ha accolto anche il Museo del Mare Antico Raffaele Quarantelli, prima impropriamente ubicato al terzo piano del Palazzo dei Congressi nel centro urbano di Salsomaggiore Terme.

CRITERI DI PROGETTAZIONE

L’edificio è stato ubicato in adiacenza al preesistente fabbricato storico che ospiterà il museo naturalistico, al fine di creare un al percorso didattico diffuso.

Mediante l’approccio progettuale abbiamo cercato di proporre un “solco visibile” tra naturale e artificiale per meglio sottolinearne i rapporti in un rimando di esaltazione tra esistente e nuovo. Il nuovo che si affaccia con la sua evidente diversità al contesto naturale-storico preesistente per meglio ricercare una reciproca convivenza.

Il manufatto ricostruirà e ristabilirà un rapporto con il circostante. La natura e l’esistente emergeranno con forza ridefinendo un rapporta tra nuovo ed esistente, tra presente e passato ricercando un nuovo equilibrio.

Il museo si propone come contenuto e contenitore di una storia che l’uomo tenta di affidare al proprio oltre, individuando la propria identità, facendola sopravvivere a sé stessa. Molto intuitivamente è necessario discernere ciò che di maturo e prezioso è da mantenere da ciò che va abbandonato. 

Si potrebbe parlare anche di innovazione nell’ambito della tradizione quando quest’ultima, in armonia con il territorio, riesce a evolversi nel tempo, recependo e adattando in modo autonomo gli stimoli che le società locali ricevono dall’esterno. Costruire le differenze è molto più importante che favorire l’omogeneità.

La storia, il suo rispetto, la sua salvaguardia sono entità positive fin quando creano un equilibrio ricco di tensioni, fecondo di cambiamenti, trasudante vitalità che è dato dalla composizione delle diversità. Con in nostro approccio formale-progettuale cerchiamo di creare questo rapporto di esaltazioni da nuovo, preesistente e natura.

Nella fattispecie l’elemento d’unione dei principi che caratterizzano l’idea progettuale è rappresentato dal frangisole esterno che, oltre ad essere elemento tecnico, si fa metafora di un’onda marina che ritirandosi lascia il posto alla terra, rappresentata dalla linea spezzata in corrispondenza delle vetrate.

L’obiettivo di coinvolgere l’utente, fin dal suo arrivo presso il polo museale, in un gioco di rimandi emozionali filtrati dal proprio retroterra culturale. In tale contesto la scelta materica del legno è risultata la più indicata. 

Questo infatti, con il passare del tempo, subirà delle alterazioni e delle trasformazioni dovute al suo invecchiamento, e l’accettazione di questi mutamenti parte dalla consapevolezza che, in quanto prodotto naturale, subirà trasformazioni estetiche e dimensionali legandosi ulteriormente all’ambiente che lo circonda. Il suo mutare aspetto, il suo invecchiare, i suoi cambiamenti cromatici diventeranno linguaggio in grado di raccontare la storia dell’edificio stesso.

Un ulteriore unione è rappresentato del percorso espositivo che unisce la preesistenza con il nuovo fabbricato creando un rapporto dialettico di contenuto. Un ruolo molto importante è svolte dalle grandi superfici vetrate che permettono la comunicazione visiva con il circostante rendendolo parte fondamentale del percorso museale.